Allora si parte! Dopo tanto tempo, finalmente è giunto il momento dell’avvio del blog. Una lunga attesa, e adesso mi sento svuotato, le mani non hanno da scrivere, quasi tremano, la mente confusa. Devo fare un piccolo sforzo per concentrarmi qui, adesso. Il numero zero è sempre importante, quasi un piano programmatico.
La mia vita, la separazione, l’abbandono. Il dolore, il pianto, la gioia. La bellezza di Dio.
Ho ripreso ieri la macchina dal meccanico, e avrei dovuto riportarla oggi nel pomeriggio per terminare il lavoro. Urge, che domani devo andarci a Roma. Stamani quando parto per andare al lavoro, il mondo attorno è bianco, il gelo invernale consueto. Dopo una decina di chilometri mi rendo conto che l’ago della temperatura sta salendo indisturbato. Rapidissimamente elaboro la strategia, esco dalla superstrada appena posso e mi fermo. Non entra in funzione la seconda ventola. Poi accade che si scarica la batteria, poi insorgono problemi anche al radiatore. È un concerto in piena regola. È vero, questa macchina è stanca con i suoi 15 anni e forse meriterebbe un degno riposo, però contavo di usarla ancora per molto. Dovrei preoccuparmi, perché ho la sensazione che potremmo stare all’atto finale. Però la sola cosa che mi viene è di stare sereno, perché sto vivendo come i gigli dei campi, e se devo cambiare macchina in qualche modo, Qualcuno provvederà. Ho dolorosamente imparato, in questi anni, che più della mia parte non posso e non devo fare: poi bisogna mollare tutto nelle mani del Padre. Il mio dovere certo, nel mio piccolo, e poi perdere anche i problemi, le incognite, tutto.
Arriva poi la diagnosi: termostato rotto. Alla fine molto meno grave del prevedibile. Sarò senza macchina fino a lunedì, e domani come andrò? È tempo che mi metta ad organizzare il viaggio alternativo!
Alla fine, come sempre di recente, capisco che solo posso più vivere nella leggerezza di cuore, sulle ali del Vento…
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