giovedì 14 luglio 2011

I miracoli

Estate ormai esplosa, tanti in vacanza.
Iniziano già i rientri, e da quasi tutti sento lamentare della brevità delle ferie, del “trauma” al rientro nel riprendere la vita solita.
Dopo un periodo di bella vacanza, magari nel posto più ambito della terra, rientri nella tua realtà quotidiana e ti viene l'avvilimento. D'altronde non si può vivere di vacanza ininterrotta e se anche lo fosse terminerebbe il concetto stesso di vacanza, con la sua magia. E si entrerebbe in altro tran tran, magari dorato ma alla fine annoiante.

La realtà vera è che nulla nel tempo dura. Le estati, le vacanze, le gioie terrene si consumano ineluttabilmente.

Naturalmente la vacanza serve, è fondamentale staccare e donarsi un periodo di riposo. E il mio pensiero va alle tante persone che conosco e che non staccano mai, il più delle volte per cause economiche. A loro dedico queste poche righe, con affetto ed empatia grande. So bene cosa significhi il bisogno di vacanza, di un sano riposo.
Quest'anno per una settimana tornerò alle mie amate Dolomiti, dopo trentadue anni di assenza. Sognavo di tornarci in altre condizioni, ma questo è il vivere di oggi e bisogna andare sino in fondo, sempre.

Nei giorni scorsi un amico, a Roma, ha avuto casa svaligiata. Ovvero la cassaforte aperta, con ori della moglie, orologi di valore. Un danno grande e lui ne risente drammaticamente, vive prostrato.
Ieri sera un’amica mi raccontava del furto dei suoi pochi ori subito tanti anni or sono. Dopo la prima iniziale reazione, ne ha ringraziato Iddio. Dice che tanto era roba che non le serviva, è stata una lezione di vita.

Anni fa, discorrendo con uno studioso, lamentavo il silenzio di Dio alle mie accorate richieste di miracolo. Tutto andava male, e mi sembrava impossibile venirne fuori. Lui mi spiazzò con una sentenza senza appello: “I miracoli bisogna farseli da soli”.

Dopo tanto ho compreso e vissuto la lezione.
D'altronde l'uomo è ciò che vive: dentro e non nei paraggi di sé. Chi sei, in definitiva, oltre gli avvenimenti belli e brutti che ti circondano. Anche se certo l'ambiente esterno è importante.
Ma la verità è che si può essere felici in un carcere, in un letto di ospedale e tremendamente infelici alle Seychelles.

La sola cosa che può durare nel tempo è il paradiso che generi, che vive dentro di te.
Un paradiso vero: che non teme ladri, che nessuno e niente può sconvolgere.

(foto mia, Umbria 2009)

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